test

Milano in vetta

Monte Stella, per tutti

Monte Stella, per tutti.
Elsa Stella ci rimaneva male quando sentiva i milanesi chiamare Montagnetta quel rilievo che il marito, l’architetto Piero Bottoni, le aveva dedicato chiamandolo Monte Stella.

Ma i milanesi, si sa, sono piuttosto pragmatici, realisti, e il nome di Monte non lo consideravano adatto a quei 50 risicati metri di altezza. E il poetico nome di Stella non si adattava proprio al particolare materiale da cui nasceva il rilievo: le macerie degli edifici abbattuti a Milano dai bombardamenti angloamericani durante la seconda guerra mondiale.

Piero Bottoni, uno dei protagonisti della ricostruzione della città, fu promotore e progettista del quartiere sperimentale QT8, dove fece accumulare le macerie sopra dei gradoni di cemento che davano solidità ai versanti della collinetta.

Ma il tempo cambia le cose. Il Monte Stella è stato coperto da terra, alberi, prati, cespugli. E’ diventato un piacevole parco, anche per rendere omaggio al suo nome. E dalla sua cima si gode uno dei panorami più ampi e belli sulla città. Oggi, a 60 anni dalla sua realizzazione, anche il Monte Stella ha bisogno di una “rinfrescata”. Nuova attenzione alle varietà botaniche, regimazione delle acque piovane, sistemazione dei versanti e anche nuovi percorsi per permettere ai cittadini di passeggiare nel verde e di salire in cima per verificare di persona la crescita e il rinnovamento della città.

Ma non tutti i cittadini possono fare la pur breve salita che porta in cima.

Per questo motivo diversi soci del CAI, gente che di salite ne sa qualcosa, hanno pensato bene di organizzarsi per poter trasportare anche le persone non deambulanti tra i verdi vialetti e i sentieri del Parco Monte Stella.

Strumento necessario per trasportare i disabili motori è la joelette, una carrozzina da fuoristrada a ruota unica, dove siede il disabile mentre due persone, una davanti e una dietro, reggono i bracci per il trasporto. Una terza persona affianca poi il disabile per impedire oscillazioni laterali.

Proprio al Monte Stella, nel corso della giornata di sabato 7 maggio, dei soci del CAI porteranno con le joelette le persone non deambulanti per permettere loro scoprire la varietà dei percorsi alberati del parco, e magari salire verso la cima per ammirare il panorama.

L’iniziativa rientra nell’ampio programma della prima Civil Week, promossa dal Corriere della Sera in collaborazione, tra l'altro, con il Comune di Milano: un evento inedito dedicato alle persone, alla solidarietà, alle economie civili (il programma della manifestazione è disponibile su https://civilweek-vivere.it/).

Con il programma "La Montagnetta per tutti” il CAI SEM e il CAI Milano accoglieranno in due gazebo i disabili che si saranno prenotati per l’escursione con la joelette, e proporranno a tutti i cittadini un minitrekking con brevi presentazioni storiche, botaniche e ornitologiche lungo il percorso.

Un bell’esempio di nemesi storica per un luogo nato dalle macerie della guerra: la prospettiva di diventare, veramente per tutti, un’oasi di pace.

Gabriele Zerbi

Pubblicato il 18/05/2022


Articoli correlati