Il Resegone: un’isola vicina
Anche una montagna come il Resegone, distante da Milano meno di 50 chilometri può essere vissuta come un mondo a parte, un’isola che appartiene solo alla natura. Per questo non ci si deve accostare alla montagna con lo spirito del cittadino “esportatore del proprio stile di vita”. Anche se si arriva alla montagna in funivia, è bene sapere che da quel punto in poi, se si vuole salire, si supera una sorta di confine. Oltre quel confine è necessario imparare a comprendere un diverso linguaggio.
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Il Resegone di Gadda
“Il Serruchón, da cui prende il nome l’arrondimiento come del più cospicuo de’ suoi rilievi, è una lunga erta montana tutta triangoli e punte, quasi la groppa-minaccia del dinosauro: di levatura pressoché orizzontale salvo il giù e su feroce di quelle cuspidi e relative bocchette, portelli del vento. Parete altissima e grigia incombe improvvisa sull’idillio, con cupi strapiombi: e canaloni, fra le torri, dove si rintanano fredde ombre nell’alba, e vi persistono, coi loro geli, per tutto il primo giro del mattino. Dietro nere cime il sole improvvisamente risfolgora: i suoi raggi si frangono sulla scheggiatura del crinale e se ne diffondono al di qua, verso il Prado, scesi a dorare le brume della terra, di cui emergono colline, tra i vasti laghi. Qualcosa di simile, per il nome e più per l’aspetto, al manzoniano Resegone.”
Carlo Emilio Gadda “La cognizione del dolore” Einaudi
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Vita nuova nei piccoli borghi alpini
E’ da tempo in atto un progressivo spopolamento dei piccoli borghi alpini, con invecchiamento della popolazione attiva, abbandono dei terreni coltivati e incremento delle fasce boschive, senza lo sviluppo delle filiere agrosilvopastorali. Il rischio per i borghi alpini è la progressiva riduzione dei servizi essenziali (trasporti, sanità, istruzione, servizi generali) oltre al decadimento delle costruzioni adibite ad abitazione e ad attività commerciali e produttive. Ne conseguono la perdita di rilevanza economica delle stesse aree, lo sfruttamento non controllato del territorio e un progressivo dissesto idrogeologico. (continua a leggere)
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