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Milano in vetta

Premiati film, foto e racconti di montagna

OFF 2024

I premiati al 18° Festival internazionale del cinema di montagna 2024

 

Sezione Orobie e Montagne Lombardia-Premio Fondazione Riccardo Cassin

Melloblocco International Bluldering Meeting di Gianni Volonterio

In val di Mello, in alta val Masino, ogni anno, da vent’anni, si radunano i giovani climber per l’evento Melloblocco dove va in scena il bouldering, ossia la scalata da pochi metri da terra di enormi blocchi di granodiorite con passaggi di estrema difficoltà. Il film racconta le evoluzioni acrobatiche di tanti giovani alle prese con massi diventati famosi.

 

Sezione Paesaggi d’Italia

Timavo System Exploration di Benjamin Guignet

Un’equipe di speleologi di grande valore riesce finalmente a scoprire alcuni tratti inesplorati e sconosciuti del grande fiume carsico. Il film ne documenta l’avventurosa e vittoriosa esplorazione soffermandosi sugli aspetti altamente scientifici del progetto.

 

Sezione Terre alte del mondo

Speed expeditions di Dario Tubaldo

Il film ci porta in vetta all’Himal Himlung 7126 m, in Nepal, una montagna aperta agli alpinisti sono da una decina d’anni e oggi offerta come meta da molte agenzie commerciali. Il documentario, che ha per protagonista lo scialpinista tedesco Benedikt Bohm, oltre che documentare la salita, compiuta in stile alpino in velocità, presenta le problematiche ambientali che interessano anche il Nepal, come la convivenza con la fauna selvatica da parte delle popolazioni locali, l’arretramento dei ghiacciai e l’enorme quantità di immondizia lasciata in alta quota dalle spedizioni.

 

Premio della Giuria

L’ultima via di Riccardo Bee di Emanuele Confortin

Il film racconta la vita di questo straordinario scalatore bellunese caduto sull’Agner il giorno di Natale del 1982 attraverso le testimonianze della moglie, delle figlie e degli amici. Un ricordo per certi versi commovente che vuole rendere onore a un alpinista che aprì vie estreme sulle Dolomiti, mai ripetute.

 

Premio Provincia di Bergamo - Fotografia vincitrice

Porter di Paolo Miramondi

Una fotografia suggestiva che rappresenta gli umili protagonisti delle spedizioni sulle cime più alte del mondo. Senza di loro quanti alpinisti non avrebbero raggiunto il loro obiettivo? Un bianco e nero delicato che racconta, con semplicità, il grande lavoro fatto dai portatori che, senza vestiario tecnico e a piedi quasi scalzi, camminano chini sotto il peso dei carichi.

 

Premio letterario internazionale Walter Bonatti - Racconti di montagna

 

1° posto: “Come un albero degli zoccoli” di Aurora Cantini

Per le emozioni che comunica lo scritto. L’autore racconta, in modo poetico, l’amore e le bellezze di una montagna sotto certi aspetti dimenticata. Il testo riesce inoltre ad evocare ed a comunicare emozioni che rispecchiano la vita di montagna: dura, difficile, ma comunque ricca di storia, racconti, aneddoti. 

2° posto: “Liberi come lupi” di Chiara Guglielmina

Un bellissimo racconto che, con semplicità, ci ricorda le bellezze che offre la montagna, ma anche le sue difficoltà e le sue regole. In poche righe sono descritte le emozioni che ci regala una semplice escursione, il contatto con la natura e la sensazione unica di pace e libertà che essa regala.

3° posto: “Verdi Pascoli” di Luca Bonalumi

Un racconto attuale, che lega la montagna alle problematiche odierne della vita. Con semplicità l’autore riesce a descriverne le bellezze e le avversità, ponendole al fianco e paragonandole alle problematiche di tutti i giorni. 

Menzione speciale: “Una malga per la vita” di Daniela Cirillo

L’altra faccia della montagna. Un bellissimo racconto per non dimenticare: le Terre Alte oggi sono, per la maggior parte di noi, un luogo di svago e riposo. Ma, negli anni, sono state anche teatro di battaglie e luogo di rifugio.

 

 

Pubblicato il 31/01/2024


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