Torino - Grande mostra Bonatti al Museomontagna.
21 giugno
TORINO
Grande mostra Bonatti al Museomontagna.
L’esposizione al Museo Nazionale della Montagna, curata da Roberto Mantovani e Angelo Ponta, privilegia un filo narrativo inedito che, a partire dai racconti di Bonatti e da alcune considerazioni raccolte, nel corso degli anni, direttamente dalla sua voce, indaga la sua relazione con l’ambiente naturale. Per tutta la vita, dalle prime esperienze sulla roccia della Grignetta agli ultimi viaggi di esplorazione, Walter Bonatti andò alla scoperta del mondo e di se stesso. Lo attirava l’avventura, ma non solo: a poco a poco, le sue esperienze nella natura sfociarono in una ricerca che divenne un vero e proprio esperimento condotto su di sé, senza pretese scientifiche ma non per questo meno profondo e stimolante. Bonatti si immerse nella grande wilderness fino a fondersi con essa, e in alcune circostanze visse quelli che chiamava “stati di grazia”: momenti eccezionali, capaci di risvegliare in lui forze sconosciute e di spingerlo oltre i limiti. Le stesse convinzioni che in montagna lo avevano portato a rinunciare alle innovazioni tecniche per riprendere la tradizione alpinistica d’anteguerra, lo incoraggiarono ad accostarsi senza armi agli animali “feroci”, a condividere esperienze di vita quotidiana con le popolazioni indigene e a confrontarsi, nei luoghi più remoti, con la memoria di un mondo primordiale. Così, in trent’anni di straordinarie avventure, sulle pareti più difficili delle Alpi, nei fiordi patagonici, nei deserti e nelle giungle, tra i ghiacci e nei vulcani, Bonatti condusse quell’esperimento di cui era egli stesso il soggetto e l’oggetto: cercò di stabilire con la natura un rapporto profondo, non mediato, e si trovò a osservare, dentro di sé, il riaffiorare di istinti dimenticati.
La mostra del Museomontagna mette in luce il filo che lega le avventure e le emozioni di Bonatti, dai giorni grandi sulle Alpi alle molteplici e irripetibili esperienze nelle regioni più selvagge della Terra, in un percorso che non utilizza solo le immagini, le parole e gli oggetti conservati nell’Archivio dell’alpinista-esploratore, ma propone al visitatore un’esperienza di immersione nei suoi ambienti. La mostra è il punto di arrivo di un lungo lavoro di riordino, studio, catalogazione e digitalizzazione dei materiali dell’Archivio Bonatti, donato al Museo dalla famiglia Vicario, erede dell’alpinista-esploratore all’inizio di agosto del 2016. Una vera miniera di memorie: 63 metri lineari di documenti cartacei, 150.000 fototipi (stampe, diapositive, negativi e provini a contatto), attrezzi e materiali impiegati nell’attività alpinistica e nei viaggi di esplorazione, oggetti etnici raccolti durante i reportage realizzati per il settimanale “Epoca” nelle regioni più selvagge della Terra, libri, pubblicazioni varie, audio e video, dattiloscritti, relazioni tecniche, appunti, corrispondenza, ecc.). Il complesso intervento sull’Archivio è stato progettato dal Museo con il fine di garantire adeguati standard di trattamento dal punto di vista della conservazione e della fruizione. Condotto tra il 2017 e il 2020, nella prima fase di mappatura il lavoro è stato svolto con il sostegno del CAI, della Regione Piemonte e della Fondazione CRT, poi del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, nell’ambito del progetto Interreg-Alcotra iAlp, per la catalogazione, il riordino e la parziale digitalizzazione che ha portato all’acquisizione di più di 40.000 file di materiale cartaceo, fotografico e audiovisivo, e all’intera riproduzione – in alcuni casi con tecnologia 360° – dell’attrezzatura alpinistica e fotogiornalistica. I lavori sono stati monitorati dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Piemonte e della Valle d’Aosta..
Evento di presentazione. Il 21 giugno, alle ore 18.00, i curatori Roberto Mantovani e Angelo Ponta presenteranno la mostra in streaming sui canali social del Museo. Altri eventi. Martedì 29 giugno, alle ore 18,30, Roberto Mantovani e Angelo Ponta presenteranno il catalogo della mostra nell’ambito della rassegna libraria online “Leggere le montagne”, organizzata dalla Biblioteca Nazionale del CAI in collaborazione con il Museomontagna.
Apertura. martedì, mercoledì, giovedì, sabato, domenica dalle 10.00 alle 18.00. venerdì dalle 12.00 alle 20.00
Per visitare la mostra è necessario effettuare prenotazione telefonica allo 011 6604104.