Toccare il calcare
Chi degusta i monti fino in fondo con l’anima, coi sensi, con tutto, prova brividi d’intenso piacere geologico alla vista ed al contatto di certe pietre, di certe rupi. Dopotutto la roccia cos’è se non carne del mondo, carne cosmica? Personalmente trovo sempre irresistibile il calcare, le sue luci, i suoi colori, il suo tatto, la sorpresa continua del suo modellato capriccioso. Tutto mi piace nel mondo del calcare; le piante che prediligono quel sostrato, la terra rossa che si nasconde nelle buchette, il brillio d’una vena di cristalli minuti. Le Dolomiti sono la metropoli del calcare, ma monti di quel sasso corrono dalle Grigne a Trieste ed oltre.
Fosco Maraini - Quando salendo creavi il mondo
(da “Racconti di montagna” Einaudi)