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Bergamo online - Il fantastico mondo delle piante

25 novembre

BERGAMO ONLINE

Torna a Tierra! il noto scienziato Stefano Mancuso, e torna per parlare ancora una volta del fantastico mondo delle piante, un mondo spesso poco considerato e poco studiato. Racconta di come le piante navigano intorno al mondo, di come portano la vita su isole sterili, come sono state in grado di crescere in luoghi inaccessibili e inospitali e di come riescono a viaggiare attraverso il tempo o come convincono gli animali a farsi trasportare ovunque. Le piante, come i grandi conquistatori, sono state in grado muoversi e colonizzare il mondo perché le piante non sono affatto immobili. Spiega, infatti, lo stesso Mancuso che le piante si muovono molto, ma con tempi lunghi utilizzando strategie diverse e raffinate. Sono storie di pionieri, reduci, combattenti e eremiti.

Stefano Mancuso è uno scienziato di prestigio mondiale, professore all’Università di Firenze, dirige il Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale (LINV). Membro fondatore dell’International Society for Plant Signaling & Behavior, ha insegnato in università giapponesi, svedesi e francesi ed è accademico ordinario dell’Accademia dei Georgofili. Nel 2012 La Repubblica lo ha indicato tra i 20 italiani destinati a cambiarci la vita e nel 2013 il New Yorker lo ha inserito nella classifica dei “world changers”. È autore di volumi scientifici e di centinaia di pubblicazioni su riviste internazionali.

L'evento sarà trasmesso sul Canale YouTube Tierra! Nuove Rotte.

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La citazione

Il Serruchón

“Il Serruchón, da cui prende il nome l’arrondimiento come del più cospicuo de’ suoi rilievi, è una lunga erta montana tutta triangoli e punte, quasi la groppa-minaccia del dinosauro: di levatura pressoché orizzontale salvo il giù e su feroce di quelle cuspidi e relative bocchette, portelli del vento. Parete altissima e grigia incombe improvvisa sull’idillio, con cupi strapiombi: e canaloni, fra le torri, dove si rintanano fredde ombre nell’alba, e vi persistono, coi loro geli, per tutto il primo giro del mattino. Dietro nere cime il sole improvvisamente risfolgora: i suoi raggi si frangono sulla scheggiatura del crinale e se ne diffondono al di qua, verso il Prado, scesi a dorare le brume della terra, di cui emergono colline, tra i vasti laghi. Qualcosa di simile, per il nome e più per l’aspetto, al manzoniano Resegone.”

Carlo Emilio Gadda “La cognizione del dolore” Einaudi

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